mercoledì 14 aprile 2010

Lo squalo


Questo è lo squalo più grande del mondo! Gli squali sono predatori marini lenti nel movimento ma con scatto notevole, attaccano i loro nemici usando le possenti mascelle.

Tipiche caratteristiche fisiche degli squali sono il corpo affusolato, la testa appuntita ed una grande apertura delle mascelle. La maggior parte di loro presenta cinque fessure branchiali ai lati della testa (anche se in alcune specie se ne trovano sei o più, come negli Hexanchiformes). Oltre alla prima pinna dorsale, appuntita e triangolare, lo squalo possiede un paio di pinne pettorali, un paio di pinne pelviche, una seconda pinna dorsale, una pinna anale ed una pinna caudale eterocerca epicerca (ovvero il lobo superiore è più sviluppato dell'inferiore) dalla forma caratteristica. La spinta supplementare verso il basso esercitata dalla forma particolare della coda è compensata dalla presenza di pinne pettorali ben sviluppate. Le altre pinne cosiddette impari, cioè le dorsali e le anali, hanno invece funzioni prettamente equilibratrici.
Attualmente si conoscono circa 500 specie di squali, che possono presentare lunghezze totali molto diverse; si va dal piccolo squalo pigmeo (Squaliolus laticaudus), che non supera lunghezze di 22 cm al gigantesco squalo balena (Rhincodon typus), un pesce filtratore che raggiunge una lunghezza massima di 20 metri ed una massa di 34 tonnellate.
Le parti terminali della pinna pelvica nel maschio si sono modificate in organi sessuali a forma di sigaro-salsiccia, meglio noti come emipeni. Questi organi garantiscono la fecondazione interna: servono per introdurre lo sperma nel corpo della femmina attraverso la cosiddetta cloaca.
Lo scheletro di uno squalo è assai diverso da quello dei pesci ossei e dei vertebrati terrestri. Gli squali e gli altri Condritti (la razza e la chimera) hanno uno scheletro di cartilagine gommosa, un materiale assai più leggero e flessibile rispetto al tessuto osseo tradizionale. Come avviene per le razze, la mascella dello squalo non è direttamente fusa al cranio. La superficie della mascella rivolta verso l'interno, al pari di vertebre ed archi branchiali, è un elemento dell'ossatura che richiede più forza degli altri ed un supporto particolare per via della sua maggiore esposizione agli stress fisici. Per questo motivo è dotata di uno strato di minuscole ed uniche placche esagonali chiamate tesserae, blocchi cristallini di sali di calcio disposti a mosaico. Tutto ciò fornisce a questa parte del corpo la forza che avrebbe se fosse composta del ben più pesante tessuto osseo. In generale negli squali troviamo un solo strato di tesserae, ma tra le specie più massicce, come lo squalo dello Zambesi, lo squalo tigre ed il grande squalo bianco, sono stati riscontrati due o tre strati, o anche più in base alla grandezza crescente del corpo. È stato trovato uno squalo bianco con le mandibole ricoperte da ben cinque strati di tesserae. Sul muso, la cartilagine può essere spugnosa e particolarmente flessibile in modo da poter assorbire l'energia degli impatti contro le prede, che costituiscono una tipica tecnica di caccia negli squali. I sottili scheletri sono allungati e sostenuti da terminazioni lisce e leggere chiamate ceratotrichia, filamenti di proteine elastiche simili alla cheratina che troviamo anche nelle corna, nei capelli e nelle piume
Davide D., Alessandro P.

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