mercoledì 10 marzo 2010

I Rettili - La riproduzione


I rettili hanno un meccanismo di riproduzione molto simile a quello di altri vertebrati. Prima dell'accoppiamento, molte specie di rettili si esibiscono in complessi rituali di corteggiamento che possono durare ore o addirittura giorni. Nei rettili, la gamma dei comportamenti in fase di accoppiamento è estremamente ampia, variando addirittura tra esemplari di uno stesso ordine: le lucertole maschio sono in grado di cambiare colore o anche di alzare lembi della pelle intorno al collo; alcuni serpenti si distinguono eseguendo complessi movimenti ondulatori o inseguimenti; tartarughe e testuggini possono colpire gli eventuali partner con i loro arti anteriori; coccodrilli ed alligatori, invece, emettono solitamente delle specie di ruggiti o brontolii, ad indicare che sono pronti per l'accoppiamento. In molte specie, le varie “attrattive” dei maschi sono tese sia ad intimidire i concorrenti, sia ad attirare le femmine. In sé e per sé l'accoppiamento può risultare un processo goffo e potenzialmente pericoloso, in particolare nel caso di grandi tartarughe e coccodrilli, dal momento che questi animali sono meno agili su terra. Le tartarughe marine, invece, si accoppiano in mare, dove l'effetto dell'acqua mitiga la pesantezza dei loro corpi.

La maggior parte dei rettili è ovipara, cioè depone uova. Questo però, nel mondo dei rettili, accade nei modi più diversi. Alcune specie depongono un gran numero di uova, in nidi ben protetti e nascosti, che normalmente vengono abbandonate a sé stesse e si sviluppano senza il calore materno. In altre specie come i coccodrilli e i pitoni invece, le femmine proteggono strenuamente le loro nidiate, trascorrendo lunghi periodi vicini o avvinghiati al nido e scacciando via i potenziali predatori.

Jessica P., Matteo S.


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